Vi presentiamo con le parole dell’autore la colonna sonora che Andrea Viscusi ha preparato per Dimenticami Trovami Sognami. Il mix di musica e parole che ha accompagnato la stesura del romanzo contribuisce non poco alle atmosfere che permeano la storia di Dorian e degli altri personaggi protagonisti del libro. Buon ascolto!
Quando la scrittura di Dimenticami Trovami Sognami nella sua prima versione era ancora fresca, preso dall’entusiasmo per la riuscita dell’opera (nel senso che mi ritenevo soddisfatto del risultato, non che pensassi di avere per le mani un capolavoro) ho cercato altri mezzi verso cui incanalare le sensazioni suscitate dalla scrittura/lettura del romanzo. Come spesso mi accade in questi casi, ho trovato qualcosa di affine nella musica, ed è così che mi sono messo alla consolle e ho messo insieme un dj set interamente a tema DTS. Per chi non ha familiarità con questo tipo di musica l’operazione potrà sembrare banale (che ci vuole, prendi una decina di pezzi e li metti uno dopo l’altro), ma posso assicurare che non è niente di così immediato, soprattutto quando si cerca di mantenere un filo conduttore che attraversa tutto il mix.
In questo set non solo ho scelto pezzi che per titoli, testi e atmosfere riprendevano quelli del libro, ma ho anche tentato di metterli nella giusta sequenza, rispettando lo svolgersi della storia e le tre parti in cui il romanzo è suddiviso. Tracklist alla mano, ecco il percorso che seguiamo durante l’ascolto.
Piscu – Retcon by Piscu on Mixcloud
La prima cosa che vediamo è la macchina dei sogni, il cui riferimento è evidente. Conosciamo quindi un astronauta adolescente (o poco più, in questo caso) e seguiamo le lezioni di volo che ci portano tra le stelle, ma non solo, perché questo è anche un viaggio verso l’interno, nel profondo: un viaggio che parte da qui e arriva da nessuna parte. Ma si è anche perso qualcosa, in tutto questo, infatti al ritorno se ne sente la mancanza. A questo punto abbiamo smesso di essere chi eravamo, e gli altri non ci conoscono più. Poi c’è il contatto, con qualcuno o qualcosa, che è sempre più vicino. Dobbiamo rilassarci: allora, come abbiamo imparato, contiamo: uno, due, tre, quattro. Adesso siamo liberi di naufragare nei nostri stessi pensieri, e iniziamo a capire che, una volta compiuto quello che è necessario, non ci troverà mai nessuno. Ma forse ci potranno ricordare, anche quando ce ne stiamo andando per rispettare la promessa che abbiamo fatto. Ed è strano, ma adesso tutto ci manca meno, forse perché finalmente siamo riusciti a realizzare la nostra utopia, una via di mezzo tra illusione e pace.
Naturalmente questa storiella assumerà un senso vero e proprio solo messa in relazione con quanto si legge nel libro. Ma la cosa sorprendente è stata scoprire come non solo certi pezzi fossero adatti a quello che avevo in mente, ma sembrassero assecondare oltre ogni ragionevolezza le mie necessità. E chi ha letto DTS, può avere un indizio di cosa questo significhi…
Facciamo qualche esempio. In Deep Inside dei GusGus, il testo recita testualmente “deep inside the Milky Way“, nel profondo della Via Lattea, che è proprio dove il protagonista si reca. In Contact i Daft Punk usano una famosa trasmissione radio dell’Apollo 17 in cui l’asotronauta dice “c’è qualcosa là fuori”. In Our Utopie, Ellen Allien “conta le stelle: uno, due, tre… e siamo ancora qui”. Infine la Wahnfried che chiude tutto è il nome della residenza di Wagner, il cui nome significa appunto “illusione/folia” e “pace/serenità”.
E fin qui ho parlato solo dell’interpretazione di quanto c’è di letterale: titoli e testi. Ma c’è molto di più a livello non verbale, ed è sicuramente questa la parte più interessante, ma come faccio a descrivervela? Retcon è la colonna sonora ufficiale di Dimenticami Trovami Sognami, ma ne consiglio l’ascolto solo dopo la lettura, perché davvero, c’è il rischio di spoiler!
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