A qualche settimana dall’uscita di Arresto di sistema, iniziano a comparire in rete le prime recensioni al romanzo di Charles Stross.
La prima in assoluto arriva da Wired Italia: ecco un passaggio dall’articolo che Alberto Grandi dedica al romanzo:
“Nel 2007 l’autore descrive un 2017 non così lontano dal nostro 2015 tra social network per sbirri, chiamati Copspace, colloqui di lavoro in videoconferenza con intervistatori mascherati dietro avatar che ne rendono indecifrabili le mimiche facciali, videogiochi che, un volta hackerati fanno traballare economia nazionali, occhiali per la realtà virtuale (forse tra le profezie meno riuscite) e droni utilizzati comodamente dai poliziotti per verificare identità.
[Stross] conosce la materia e, a leggere Arresto di sistema, riesce a non rendercela noiosa.”
(leggi tutta la recensione sulle pagine di Wired Italia)
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