Siamo molto felici di condividere con i nostri lettori la splendida recensione ad Arresto di sistema che Donato Rotelli ha scritto per un blog senza pretese.
Ecco qualche passaggio che evidenzia le caratteristiche del romanzo di Charles Stross:
“[In Arresto di sistema] ci troviamo di fronte alla migliore fantascienza del quotidiano, che porta agli estremi la riflessione sui fenomeni già in atto nel nostro presente per immaginare un futuro prossimo (fin troppo prossimo, come vedremo).
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La trama spionistica è per Stross un pretesto per indagare le prospettive della realtà aumentata e i rischi a cui andiamo incontro in un mondo in cui la barriera tra reale e virtuale sta venendo meno. I suoi personaggi entrano ed escono dal videogioco, prendono parte a fin troppo reali giochi di ruolo dal vivo, in certi momenti vivono contemporaneamente nei diversi mondi, confondendo il lettore che non sa più su quale piano si stia svolgendo la vicenda.
Ed è questa la forza del romanzo, che ci conduce all’interno del tema attraverso la sua stessa forma. La vicenda infatti è narrata in seconda persona dal punto di vista di tre personaggi (la poliziotta Sue Smith, il programmatore Jack Reed e l’analista forense Elaine Barnaby), che il lettore è chiamato a impersonare, proprio come in un gioco di ruolo.
Forse Stross ha peccato un po’ di ottimismo (o pessimismo, se vogliamo) nel collocare questi sviluppi un solo decennio nel futuro del suo romanzo: ora che ci siamo, nel suo futuro, possiamo vedere ancora solo i germi di quello che ha immaginato. Ma questo invece che un difetto finisce per accentuare la carica straniante del romanzo, che, a dispetto della data in cui è ambientato, continua a parlare del nostro futuro prossimo: lo riconosciamo nelle spinte separatiste di alcuni paesi europei, nelle nostre vite che sempre più si svolgono sui social network, nell’onnipresenza della connessione.”
(leggi tutta la recensione sulle pagine di un blog senza pretese)
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