Arresto di sistema, recensioni #9

Arresto di sistema Cop 663x900Maico Morellini ha dedicato un’ottima recensione ad Arresto di sistema sul suo blog.

Ecco un estratto del suo articolo che evidenzia le caratteristiche più salienti dell’ambientazione in cui si svolge il romanzo di Charles Stross:

“Lo scenario è molto, molto futuribile. La realtà virtuale si è innestata all’interno del tessuto connettivo sociale ed esistono network per qualunque cosa: forze di polizia, realtà aumentate a scopo militare e persino un videogioco nel quale i partecipanti sono vere e proprie spie a cui vengono assegnati compiti reali nel mondo reale.
È questa pericolosa dicotomia, la commistione tra reale e virtuale, la chiave di volta sulla quale Stross costruisce il suo intricato affresco. Entità reali e virtuali si fondono le une con le altre tanto da mettere in discussione il tessuto stesso della realtà. Cosa succederebbe se ciò che crediamo appartenere al mondo dei network avesse invece un suo forte corrispettivo nel mondo reale? Cosa succederebbe se gli avatar, gli alter ego nel mondo dei videogiochi agissero influendo in qualche mondo anche sul piano della più concreta realtà? Non direttamente certo, ma come conseguenza delle loro azioni.”

E ancora, sullo stile di scrittura dell’autore:

“Il giudizio di questo romanzo non può prescindere dalle questioni prettamente tecniche che lo riguardano: Stross decide di scrivere in seconda persona. I capitoli sono incentrati sul punto di vista predominante di un personaggio ma poi tutto lo svolgimento è in seconda persona. La scelta è un brillante esempio di meta-letteratura: in ‘Arresto di sistema’ siamo testimoni di una colossale partita a un videogioco che affonda le sue radici nella più concreta realtà e perciò quale modo migliore di raccontarcelo se non utilizzando i protagonisti come avatar digitali?

 

(leggi tutta la recensione sulle pagine del blog di Maico Morellini)

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