Cinque anni fa, nel marzo 2014, usciva Desolation Road, di Ian McDonald, romanzo d’esordio dell’autore britannico e prima proposta di Zona 24 per lettori italiani. Da domani sarà disponibile L’uomo del censimento, di China Miéville.
Tra questi titoli di due dei maggiori autori contemporanei si è svolto il percorso della Zona fino a oggi.
Quando siamo partiti ci eravamo dati tre anni di tempo per capire se nel difficile mercato editoriale italiano ci sarebbe stato spazio per un progetto spericolato come il nostro. In questo lasso di tempo abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio, nella scelta dei titoli da pubblicare, nella cura dei volumi e delle traduzioni, nella comunicazione del nostro progetto, nella trasparenza con cui abbiamo sempre cercato di portare avanti la nostra attività, nella speranza di incuriosire la platea dei lettori e di farli avvicinare ai nostri testi. Siamo stati bravi e fortunati nella scelta dei traduttori cui abbiamo affidato i nostri libri, ed è grazie a loro (Chiara Reali, Marco Passarello, Silvia Castoldi, Marco Piva-Dittrich, Martina Testa) e a Jacopo Berti e Giorgio Majer Gatti, curatori eccelsi di Ad Astra e Propulsioni d’improbabilità, se la qualità dei nostri libri è stata tanto apprezzata dai lettori.
Dopo i titoli di McDonald, Schroeder e Grimwood abbiamo iniziato a proporre i primi autori italiani, sono arrivate (finalmente!) le autrici, abbiamo inaugurato una nuova collana.
Abbiamo proposto i nostri libri innanzitutto a quei lettori che non hanno mai abbandonato la fantascienza, cercando al contempo di proporre titoli e autori che potessero essere accessibili anche a chi la fantascienza non l’ha mai frequentata.
Se dopo cinque anni siamo ancora qui, con lo stesso entusiasmo degli inizi e con la stessa voglia di meravigliare i lettori, lo dobbiamo a chi ha letto i nostri libri, a chi ne ha parlato, a chi è venuto a trovarci in fiera o in libreria.
Se state leggendo queste righe siete tra coloro che hanno contribuito in modo fondamentale al successo alla nostra idea di letteratura, alla nostra idea di editoria, e per questo non possiamo che ringraziarvi.
In questi anni di frequentazione della scena letteraria di genere, la nostra idee di genere ha subito una progressiva evoluzione, accompagnata dalla constatazione di come sia cambiato il pubblico dei lettori e, insieme, il panorama delle proposte dei grandi gruppi editoriali.
Mai come in questi ultimi anni la fantascienza è stata sdoganata presso il grande pubblico (certo, magari non con il termine fantascienza, ma il contenuto dei titoli che sempre più spesso arrivano in libreria è facilmente riconoscibile come tale). Per questo motivo, per cercare di essere sempre un passo, se non avanti, almeno di fianco rispetto alle grandi corazzate editoriali, da quest’anno lo spettro delle proposte di Zona 42 si allargherà per comprendere titoli e autori che partendo dall’ambito della letteratura di genere non sono riconducibili alla sola fantascienza.
Il primo nome che vi proponiamo per inaugurare questo allargamento tematico di Zona 42 è appunto quello di China Miéville un autore che nel giro di pochi anni è diventato un punto di riferimento per chiunque si muova nel campo della letteratura d’immaginazione.
Ma China Miéville è solo l’inizio. Voi continuate a seguirci: nei prossimi mesi arriveranno delle altre belle sorprese.
Buone letture!
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