Nella vita vera il 2019 è stato un anno terribile, ma nella nicchia spaziotemporale di Zona 42 le cose non sono andate poi così male, anzi.
Nell’anno appena trascorso abbiamo pubblicato cinque volumi:
– Cenere, di Elisa Emiliani
– L’uomo del censimento, di China Miéville, tradotto da Martina Testa
– Vivere soli, di Stella Benson, tradotto da Dafne Calgaro
– Real Mars, nuova edizione con Il diario di Ettore Lombardi, di Alessandro Vietti
– La città dell’orca, di Sam J. Miller, tradotto da Chiara Reali
Per incontrare i lettori e parlare dei nostri libri abbiamo partecipato a 26 eventi in giro per l’Italia. Se abbiamo girato tanto lo dobbiamo alla disponibilità di tutte le librerie che ci hanno ospitato, quelle che ci conoscono ormai da tempo e ci regalano uno spazio ad ogni uscita e quelle invece che hanno scommesso su Zona 42 e hanno voluto dedicare per la prima volta un po’ di spazio alle nostre proposte.
Se le librerie hanno fatto un lavoro più che meritorio, eccezionale è stata la disponibilità che hanno ancora una volta dimostrato autrici e autori, traduttrici e curatori presenti ogni volta che è stato possibile. E quindi grazie a Elisa Emiliani, Chiara Reali, Alessandro Vietti, Sam J. Miller, Dafne Calgaro, Giorgio Majer Gatti, Nicoletta Vallorani che hanno arricchito il nostro anno.
Anche il numero di fiere, festival e saloni è aumentato, arrivando quest’anno a sei partecipazioni, dal Salone del libro di Torino, il più importante appuntamento editoriale italiano, al festival di Radici, in quel di Guastalla, che ci ha ospitato con un entusiasmo memorabile, senza scordare Stranimondi, che contribuiamo a organizzare e che rappresenta una sorta di isola felice per gli editori come noi che continuano ostinatamente a proporre letteratura di genere.
Questi appuntamenti non sono solo ottime opportunità commerciali, sono anche i luoghi dove si prova a tessere reti di reciproco scambio, si chiacchiera con i lettori e ci si confronta con altre realtà che si muovono nel mondo editoriale italiano. Realtà che da marchi editoriali, o da firme sui libri che amiamo, molto spesso si trasformano in persone meravigliose o semplicemente interessanti, con cui costruire relazioni e immaginare future collaborazioni.
Tra le soddisfazioni dell’anno ricordiamo il doppio Premio Italia ad Ares Express, di Ian McDonald, per il miglior romanzo tradotto in italiano nel 2018, e a Chiara Reali a sua volta vincitrice come miglior traduttrice.
Inoltre, fuori dai confini del genere, ritrovare i nostri titoli nelle classifiche di qualità de L’Indiscreto uscite nel corso dell’anno è stata una piacevole sorpresa. La città dell’orca, di Sam J. Miller, tradotto da Chiara Reali e L’uomo del censimento, di China Miéville, tradotto da Martina Testa, compaiono nella classifica dedicata ai libri in traduzione usciti nel 2019 (e il romanzo di Miller è alla pari con quello di Atwood, per dire). Questo significa che TUTTE le nostre proposte inedite e contemporanee sono entrate nelle classifiche di qualità, dove compaiono altri titoli di fantascienza (evviva!) ma in cui Zona 42 è l’unica casa editrice orgogliosamente di genere.
Siamo piccoli ma evidentemente qualcosa di buono lo siamo facendo. Grazie a chi ci ha votato!
I libri più venduti del 2019 sono stati L’uomo del censimento, di China Miéville (un nome che è una garanzia di qualità e che abbinato alla traduzione di Martina Testa ha ottenuto ottimi risultati) e Cenere, di Elisa Emiliani (la prima autrice italiana pubblicata da Zona 42 ha ripagato l’attesa per un debutto che ci sta dando grandi soddisfazioni!). Al terzo posto di questa classifica Laguna, di Nnedi Okorafor che con la fine dell’anno ha superato Real Mars e insegue Desolation Road tra i nostri titoli più venduti di sempre.
A seguire La città dell’orca, di Sam J. Miller, romanzo uscito da pochi mesi ma che sta rapidamente conquistando la fiducia dei lettori.
Dall’altro lato della classifica, il nostro libro maglia nera dell’anno, quello che evidentemente non siamo riusciti a promuovere come avrebbe meritato è Effendi, di Jon Courtenay Grimwood, secondo titolo della trilogia arabesca.
I risultati commerciali di Zona 42 sono soddisfacenti, pensando soprattutto che il 2019 ha visto il ritorno in grande stile di Mondadori in libreria con un investimento senza precedenti nel genere fantascientifico.
A noi però fa soprattutto piacere notare come nei quasi sei anni dalla nascita di Zona 42, in libreria sia finalmente ricomparso (non sempre, non ovunque, ma spesso presente) lo scaffale dedicato alla fantascienza. Nel 2014 i nostri libri spiccavano in un deserto fatto solo di ristampe dei classici, ora se la giocano con qualche novità in più. E se anche solo un pizzico di questo cambiamento è dovuto a Zona 42, bé, c’è motivo di esserne orgogliosi.
Se per noi è indubbiamente difficile confrontarci con la potenza di fuoco delle major, la presenza di tante novità in libreria ci costringe a scelte ancora più attente e ci stimola a lavorare ancora meglio per proporre autori e libri che rappresentino davvero un’esperienza di lettura originale e di qualità per i lettori che li scelgono.
Per questo motivo abbiamo cercato di anticipare il nostro programma editoriale 2020. Non abbiamo paura a scoprire troppo presto le carte: i nostri autori meritano la massima fiducia, e poi volete mettere la possibilità di abbonarsi a Zona 42 sapendo già da subito cosa arriverà? Crediamo che la trasparenza e il lavoro che stiamo facendo siano il miglior viatico per l’anno che andiamo a cominciare.
Tanti auguri ai nostri lettori!
Buon anno! …e buone letture!
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