Enzo Baranelli scrive per Satisfiction una meravigliosa recensione di Pashazade.
Eccone un estratto:
“[…]La trama è puro piacere narrativo dove maschera e verità si scambiano di posto nella finzione. E una delle maschere usate da Pashazade è quella del romanzo d’investigazione, d’altronde sono stati commessi due importanti omicidi. Lo splendore della lingua di Jon Courtenay Grimwood illumina i paesaggi più bui della città di El Iskandryia, come vie oscurate da tetti ricoperti di antenne paraboliche e quartieri che sono piccole città nella città, minacciosi, deserti, affollati o pacifici suq, dove le luci trapelano trai tessuti appesi per ripararsi dal Sole del Mediterraneo.”
(leggi tutta la recensione sulle pagine di Satisfiction)
…