PERDUTE LE FIGLIE, di Lindsey Drager

Vincitore Shirley Jackson Award | Finalista Lambda Literary Award

Traduzione: Giorgia Demuro

 

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VERSIONE CARTACEA

224 pagine, formato 14x19, brossura cucita a filo refe con copertina a quattro ante plastificata.

Euro 16,90 - Spedizione gratuita in tutta Italia.


EBOOK

Euro 8,49 - Disponibile dal 26 febbraio

CODICE FISCALE (obbligatorio)


““L’intensità di Perdute le figlie ti travolge, ancora e ancora, ti immerge nel testo e ti dona un’esperienza di costante stupore.”
The Rumpus

Perdute le figlie racconta una storia brillante e densa di stratificazioni (…) è un romanzo strano ed evanescente, come gli ultimi barlumi di un sogno prima di svegliarsi.”
Kirkus Reviews

Perdute le figlie è, tra le altre cose, un catalogo maestoso e meticoloso del lutto. Più che un romanzo è una raccolta di frasi impeccabili e paragrafi che si intessono fino a diventare un abito, un corpo, un’emersione. Ma è, soprattutto, un’avventura nei luoghi di mezzo, il posto che preferisco al mondo.”
Jim Krusoe, autore di The Sleep Garden

Perdute le figlie è un libro mozzafiato, un’indagine sulla perdita in tutte le sue laceranti forme e su come le storie la tengano viva. La scrittura di Drager, la cristallina bellezza delle sue frasi, rendono queste storie tanto più mirabili.”
Kevin Wilson, autore de La famiglia Fang

Lindsey Drager reinventa con coraggio la fiaba ed evoca futuri distopici. Perdute le figlie lancia un incantesimo bizzarro e raffinato.”
Helen Phillips, autrice di A tutto c’è rimedio e La bella burocrate

 


IL LIBRO

"Non aveva mai provato una solitudine così viscerale come quando si era reso conto che di storie così se ne trovavano poche."

In Perdute le figlie le storie che un accademico racconta alla sua bambina prima di andare a dormire si alternano alla vicenda di un gruppo di sostegno che si incontra ogni settimana al trentatreesimo piano di una fabbrica di ombrelli abbandonata, in cui i padri si riuniscono per ricordare le figlie scomparse, per condividere il dolore e alleviare il peso della mancanza. 

Al ricordo di questi genitori si sovrappone nel romanzo il coro delle ragazze perdute, in cui risuonano le voci di autrici come Mary Shelley, Charlotte Brontë, Charlotte Perkins Gilman e Virginia Woolf.

Perdute le figlie è un romanzo stupefacente che fonde la tradizione orale del folklore popolare con la sperimentazione stilistica, il racconto gotico con la speculazione distopica, offuscando le distinzioni tra genere e identità, storia e allegoria, esplorando questioni centrali della nostra contemporaneità come le relazioni tra padri e figlie, l’identità sessuale nell’infanzia e nell’adolescenza, i nuovi modelli di mascolinità o le basi ideologiche responsabili delle narrazioni in cui siamo immersi.

Dopo il sorprendente successo de L’archivio dei finali alternativi, Lindsey Drager torna in libreria con un romanzo che esplora il potere sovversivo della letteratura.

 


LINDSEY DRAGER

Autrice americana, nata nel 1986 a Toledo, Ohio, con i suoi romanzi Lindsey Drager ha vinto il John Gardner Fiction Prize e lo Shirley Jackson Award. Insegna scrittura creativa presso l’università dello Utah. Con Zona 42 ha pubblicato nel 2023 L’archivio dei finali alternativi.

 


TRADUZIONE

Giorgia Demuro vive nel milanese, fa la libraia in una libreria indipendente e traduce libri.
Ama il fantastico.

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