Cose che abbiamo fatto a Stranimondi, cose che faremo in futuro.

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La prima edizione di STRANIMONDI si è conclusa con un successo che ha superato ogni aspettativa. Poterci annoverare tra coloro che hanno contribuito a organizzare l’evento è per noi motivo d’orgoglio.
Ma cos’abbiamo combinato durante la due giorni milanese?

Il ricordo più vivido è quello di un sacco di chiacchiere davanti al nostro stand. Incontrare le decine di appassionati che son passati a trovarci è stata un esperienza formidabile, capace da sola di darci il senso e le dimensioni di quello che stiamo tentando di fare. Vedere il generale apprezzamento (se non l’entusiasmo) che circonda le nostre proposte librarie è stato davvero gratificante, e se dovesse mai mancarci la motivazione per proseguire nel nostro lavoro, bé, basterà ripensare alle parole dei lettori per ritrovare nuovo slancio.

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Detto questo, parliamo di quel che è successo a Milano, ovvero dei due appuntamenti ufficiali  che riguardavano Zona 42.
Sabato pomeriggio abbiamo presentato Dimenticami Trovami Sognami in compagnia dell’autore Andrea Viscusi alla platea di Stranimondi. Ci era già capitato di presentare il romanzo in varie occasioni, ma mai ci saremmo aspettati una tale risposta dal pubblico: parlare di DTS davanti a una sala gremita è stato davvero emozionante.
E sono sicuro che se anche avessimo avuto 2 ore invece dei 30 minuti a nostra disposizione non ci saremmo proprio annoiati vista la disponibilità e la voglia di partecipazione che ci ha dimostrato il pubblico.

Domenica mattina abbiamo invece avuto l’onore di avere con noi tutti i traduttori che hanno lavorato con Zona 42 in questi primi mesi di attività: Silvia Castoldi e Marco Passarello che hanno tradotti Il Sole dei soli e Regina del Sole, Chiara Reali che ha tradotto Desolation Road, Pashazade ed Effendi, Marco Piva che ha tradotto Arresto di sistema. Erano con noi per presentare gli ultimi romanzi usciti e, soprattutto, per parlare di quel che ci attende per il prossimo anno.

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Il programma editoriale 2016 di Zona 42 è praticamente definito (dobbiamo solo chiarirci le idee riguardo all’eventualità di far uscire un nuovo romanzo italiano). Nel corso dei prossimi mesi pubblicheremo la conclusione della trilogia di Virga di Karl Schroeder (Sole pirata, probabile uscita tarda primavera 2016) e della trilogia arabesca di Jon Courtenay Grimwood (Fellahin, probabile uscita estate 2016). Insieme a questi due volumi arriveranno – finalmente! – i romanzi di due autrici finora inedite in Italia: Tricia Sullivan, americana che vive in Gran Bretagna ormai da parecchi anni,  e Jennifer Marie Brissett, anglo-giamaicana, che però risiede dall’età di quattro anni negli Stati Uniti.
Parliamo dunque di questi due titoli che rappresentano la vera novità per quanto riguarda le nostre proposte: a inizio anno pubblicheremo Maul, di Tricia Sullivan, per poi proporvi, in autunno, Elysium, di Jennifer Marie Brissett.

Come siamo arrivati a scegliere questi due romanzi?
Era dall’inizio del nostro percorso editoriale che cercavamo un’autrice da poter affiancare agli autori che abbiamo pubblicato finora. Purtoppo le nostre scelte di allora non sono andate a buon fine: diritti esclusivi in mano ad altri editori, gare perse all’ultimo euro, tempi lunghi per avere risposte certe…
Ci siamo quindi messi al lavoro per trovare qualche altro titolo che presentasse quelle caratteristiche per noi fondamentali in un romanzo di fantascienza: un testo che fosse pieno di sense of wonder, capace di riflettere sulla contemporaneità e trasportare il lettore in una realtà altra, intrattenendolo dalla prima all’ultima pagina con una scrittura che si facesse ricordare. La ricerca è stata lunga e meticolosa. Alla fine ci siamo trovati con almeno una manciata di romanzi davvero ottimi. Tra questi ne abbiamo scartato qualcuno per le dimensioni, altri perché secondo noi mal si prestavano a una trasposizione italiana. Siamo rimasti con i due titoli citati, che vi andiamo a presentare qui di seguito.

MaulMaul di Tricia Sullivan è stato segnalato dalla critica fantascientifica anglosassone come uno dei migliori romanzi di fantascienza femminile scritti dopo il 2000.
È arrivato in finale ai premi Tiptree, Clarke e BSFA, e ha ricevuto commenti entusiasti da più di un autore di genere (tra i tanti segnaliamo la recensione di Justina Robson sul Guardian).
Charles Stross ha scritto a proposito di Tricia Sullivan e di Maul: “I first met Tricia’s writing with “Maul” back in 2005, which had the most memorably mind-warping opening sequence of any book I read that year; she’s one of the most interesting new SF authors to arrive on the British SF/F publishing scene this century“.

Maul racconta di uno scontro tra gang di ragazze lungo i corridoi di un centro commerciale, mentre parallelamente si snoda la vicenda di un uomo prigioniero di un laboratorio di ricerca, costretto a combattere una disperata battaglia contro un virus che potrebbe cambiare la storia di un’umanità appena sopravvissuta a un’epidemia che ha sterminato la maggior parte della popolazione maschile.

Maul è un romanzo che gioca con i luoghi comuni, viaggia a velocità supersonica e mescola abilmente la riflessione sul ruolo dei generi con un tasso d’azione che è difficile trovare gestito con tale abilità a questi livelli.

ElysiumElysium, di Jennifer Marie Brissett è invece una novità assoluta. Pubblicato l’anno scorso negli Stati Uniti, ha fruttato all’autrice una menzione d’onore al Premio Philip K. Dick oltre a una candidatura tra i finalisti del Premio Locus (forse il più rappresentativo premio conferito dalla critica negli Stati Uniti).
Elysium è un romanzo straordinario per come riesce a coniugare alcuni temi tipici della fantascienza a una storia di profonda umanità. Il talento dell’autrice risalta nella qualità della scrittura e nel modo estremamente originale con cui gestisce il racconto, tenendo il focus della vicenda sulla relazione tra i due personaggi principali, sviluppando un discorso sull’identità, l’individuo e la Storia, con risultati narrativi davvero sorprendenti.

Elysium ha ricevuto recensioni entusiaste dai più diversi lettori. Tra tutte segnaliamo quella di Paul di Filippo (autore piuttosto noto anche qui in Italia), pubblicata da Locus.

 

 

Terminata questa rapida carrellata sulle novità che ci riguardano, chiudiamo il post con un ultimo sentito ringraziamento a tutti coloro che son passati a trovarci a Milano. Con la promessa che faremo di tutto perché STRANIMONDI abbia un seguito l’anno prossimo.

(Un ringraziamo speciale a Luca Cresta, che ha scattato le foto di Stranimondi che vedete qui sopra.)

(se volete commentare questo post, lasciarci la vostra opinione o semplicemente scambiare quattro chiacchiere su Zona 42 vi invitiamo a visitare la nostra pagina facebook, o a fare un salto sul blog dell’Iguana dove lo spazio commenti è a vostra disposizione. Grazie!)

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